I film horror hanno fatto sempre parte del cinema, cominciando dal cinema classico che prendeva personaggi dei romanzi tipo Dracula, La mummia, l'Uomo Invisibile, Frankenstein. Andando avanti il cinema Horror si evolve e
si avvicina sempre di più alla realtà, facendo entrare l’horror nella vita di tutti i giorni ad esempio con Non Aprite Quella Porta, Rosemary’s Baby e La notte dei morti viventi di Romero e creando sottotesti più vicini alla società moderna.
Poi con l'avvento degli effetti speciali durante gli anni '70-'80 fino ad arrivare alla metà degli anni '90 il cinema horror si è spostato verso lo
slasher (sottocategoria dell’horror in cui ci sono assassini psicopatici che uccidono le loro vittime con armi da taglio) e lo
splatter (con scene raccapriccianti e truculente). Film che facevano un uso sproporzionato di effetti speciali rendendo la pellicola estremamente violenta al limite del surreale.
Proprio per l’eccessiva violenza molto spesso si andrà a finire
nel grottesco o nella commedia horror come ad esempio L‘armata delle tenebre di Sam Raimi. Da qui si arriva al cinema Horror contemporaneo, che sembra essere diventato un enorme sfumatura di generi e tematiche, che non vogliono regole precise. Cioè si sono creati dei sottogeneri, ma non hanno impattato così tanto sul cinema horror, da creare sottocategorie vere e proprie.
Forse fa eccezione R.E.C. che ha dato via al genere
falso documentario horror. Ma per la maggior parte si cerca la singolarità, il film che stupisce per l’idea originale è un sottotesto bene esposto.
Ma adesso passiamo alla lista dei 10 film che
hanno fatto la storia diventando dei veri e propri cult.
La notte dei morti viventi: Film girato da George A. Romero nel 1969, racconta di un gruppo di rifugiati che si nascondono all'interno di un casolare per sopravvivere ai non morti. Stiamo parlando quindi del primo vero film sugli zombie, del film che ha creato questo sottogenere horror e che rende Romero il padre degli
Zombie Movie. Il film divenne un cult incassando 18 milioni di dollari e diventando famoso in tutto il mondo. Anche se il filone dei film sugli zombi è diventato un genere di massa, la forza di Romero e del suo film stava nel fatto che riusciva sempre a trattare temi sociali molto sensibili come il razzismo o la lotta di classe, intrattenendo lo spettatore con l’horror.
Nosferatu il vampiro: Film di Friedrich Murnau del 1922. Film ispirato alle vicende del romanzo di Dracula di Bram Stoker e considerato uno dei film migliori dell'espressionismo tedesco e anche uno dei capisaldi del cinema Horror classico che ha ispirato tutte le generazioni successive.
Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York: Film di Roman Polanski del 1969. La storia racconta di due giovani sposi che si trasferiscono a New York. In particolare la storia si concentra su Rosemary che rimane incinta, ma il futuro nascituro è stato preso di mira da una presenza diabolica. La forza del film sta nel fatto che è ambientato nell'epoca in cui è stato scritto, quindi porta l'orrore nel presente cosa che ha fatto solamente La notte dei morti viventi fino a quel momento. Grazie al successo di questo film si aprì il filone dei film che trattano il satanismo e dell'occulto come ad esempio L'esorcista, Possession e Il Presagio.
Non aprite quella porta: Film di Tobe Hooper del 1974. Racconta la storia di 5 ragazzi texani in viaggio che si ritrovano ad essere catturati da una famiglia di assassini cannibali. Film cult che ha dato forma allo slasher e che ha creato uno dei personaggi più iconici dei film horror, cioè Leatherface. Ci troviamo di fronte a un film che quando lo guardi ti rimane dentro e questo te lo fa capire anche il cinema moderno poiché dopo 50 anni ancora tanti registi si ispirano a questa pellicola e tanti di loro lo citano e lo omaggiano.
L'esorcista: Film di William Friedkin del 1973. La trama racconta di una ragazzina di 12 anni che viene posseduta dal demonio e di due preti che cercheranno di combatterlo rischiando la loro stessa vita. Se Rosemary’s baby aveva aperto le porte a un certo tipo di cinema in cui c’era satanismo e possessioni, L'esorcista è il film che mette le regole per questo genere. Infatti diventa fonte di ispirazione per qualsiasi film in cui c’è un esorcismo o possessioni e situazioni simili.
Halloween - La notte delle streghe: Film di John Carpenter del 1978. La trama narra di Michael Myers (personaggio horror diventato iconico grazie alla saga di Hallowen) già condannato per l’omicidio della sorella, che scappa di prigione e torna nella sua città natale la notte di Hallowen per cercare le prossime vittime. Il film fu girato in soli 20 giorni e con soli 300.000 dollari, ma ne uscì comunque un capolavoro del genere a cui si sono ispirati molti slasher venuti dopo di lui, dettando altre basi per il genere slasher che aveva accennato già Tobe Hooper con Non aprite quella porta. Basta vedere la bellezza del piano sequenza iniziale per capire quanto sia incredibile e importante per la storia del cinema.
La casa: Film di Sam Raimi del 1981. La trama racconta di un gruppo di ragazzi che vanno in vacanza in questo chalet di montagna e che dovranno affrontare un demone che risvegliano. Stiamo parlando di uno dei film che ha dato vita al genere splatter. Fino a quel momento solo pochi film avevano aperto la strada a un genere che poteva essere quello splatter, che sono: Non aprite quella porta, La notte dei morti viventi e Le colline hanno gli occhi. Con Raimi lo splatter incomincia a prendere forma, la violenza comincia ad essere eccessiva, surreale e grottesca in alcuni punti. È una violenza così eccessiva che esce fuori dalla realtà e incomincia non più a disturbare il pubblico ma a farlo divertire.
Psycho: Film di Alfred Hitchcock del 1960. Il film racconta la storia di una donna in fuga dopo aver rubato una grossa somma di denaro e che viene uccisa in un motel gestito da un inquietante giovane, di nome Norman Bates. Tutto è perfetto in questo film, tutto è gestito alla perfezione, Hitchcock è un maestro del cinema. Stiamo parlando di uno di quei film che devi avere visto almeno una volta nella vita. Un film che può essere d'ispirazione per forma e linguaggio a qualsiasi thriller-horror. Ma per l’uso che fa della suspense, Hitchcock diventa utile a chiunque voglia fare un film. Quindi chiunque abbia fatto un horror o un thriller sicuramente ha preso ispirazione, anche se solo inconsciamente, dai capolavori di Hitchcock e dal suo modo di fare cinema.
Suspiria: Film di Dario Argento del 1977. Il film racconta la storia di una giovane americana che va a studiare danza a Friburgo. Però la scuola sembra nascondere qualcosa di molto inquietante, come una probabile congrega di streghe. Suspiria è un film veramente incredibile, un film che anche se ha quasi cinquant'anni sembra veramente contemporaneo, per via di una fotografia, regia e scenografia incredibile. Il film raggiunge quasi la perfezione anche grazie a una colonna sonora dei Goblin. Di film sulle streghe ce ne sono stati dopo Suspiria, ma nessuno lo ha mai superato. E in quel periodo storico in cui è stato girato e pubblicato era qualcosa di estremamente nuovo e mai visto, ma soprattutto che si distanziava dall'horror di cui abbiamo parlato in precedenza. Suspiria è unico e continua ad essere d'ispirazione ancora oggi per film come The Neon Demon di Refn o The Witch di Robert Eggers.
Shining: Film di Stanley Kubrick del 1980. Jack Torrance, aspirante scrittore, accetta l'incarico di guardiano invernale di un albergo (Overlook Hotel) in un luogo isolato sulle montagne del Colorado. Ma suo figlio Danny inizia a sperimentare delle visioni riguardo i terribili eventi accaduti nella struttura. Kubrick è uno dei più grandi cineasti mai esistiti, quando si approccia all’horror riesce comunque a sorprenderci e a fare un capolavoro. Ogni punto macchina di questo film è praticamente perfetto, basta pensare a quanti meme sono riusciti a fare con le inquadrature di questo film che sembrano parlare e raccontare qualcosa sempre. Anche a livello scenografico è perfetto, basta pensare all’Overlook Hotel che ha questi corridoi così stretti e claustrofobici, queste stanze così misteriose; è un albergo enorme e dispersivo ma allo stesso tempo così piccolo e senza via di fuga. Per non parlare della direzione degli attori da parte di Kubrick e delle loro performance che sono veramente incredibili. Per far capire quanto teneva alla perfezione, Kubrick fece rifare 127 volte una scena di Jack Nicholson. Quindi un film grandioso che non si può fare altro che ammirare e elogiare senza ombra di dubbio.