I fiumi svolgono la funzione di
collettore delle acque di superficie, convogliandole verso altri fiumi o bacini più ampi come laghi, mari e oceani. Molte città importanti affondano le radici del proprio insediamento in prossimità di corsi d’acqua, in quanto offrivano loro importanti risorse idriche, fonti di energia e protezione. Per questo ogni grande fiume ha una storia particolare. Conosciamo insieme quella del fiume più lungo del mondo.
Sebbene tale primato sia oggetto di contesa con il Nilo, il
Rio delle Amazzoni è generalmente riconosciuto come il fiume più lungo del mondo. Considerando la collocazione della sua sorgente più lontana dal mare (l’Apurimac in Perù) il Rio delle Amazzoni misura 6.992 chilometri di lunghezza, oltre 100 chilometri in più del suo “rivale” africano.
Il nome gli fu attribuito dai
conquistadores spagnoli, che associarono le donne guerriere delle tribù locali alle amazzoni della mitologia europea.
Il Rio delle Amazzoni
attraversa la fascia tropicale dell’America Meridionale nei territori del Perù, Colombia e soprattutto Brasile. Il grande fiume si ramifica con le migliaia di affluenti del suo immenso bacino idrografico nella foresta amazzonica, sfociando nell’oceano Atlantico con un estuario di circa 200 chilometri.
I principali
centri abitati lungo il suo percorso sono le città brasiliane di Manaus, Belém e Santarém.
La rilevanza del Rio delle Amazzoni è incommensurabile: a livello naturalistico ospita nelle sue acque e lungo il suo percorso
un patrimonio faunistico e vegetale unico al mondo, mentre allo stesso tempo costituisce una risorsa economica di primaria importanza per l’economia locale e per le tribù indigene che ancora popolano le sue rive.
Inoltre rappresenta una vera e propria
“autostrada fluviale” che agevola le comunicazioni in un territorio così impervio.
»» Scopri anche
qual è il fiume più lungo d’Europa.