Il genere horror nel cinema è
esistito fin dagli albori, basta pensare al
Nosferatu di Murnau del 1922. Naturalmente con l'avanzare del tempo i film horror si sono adattati in base all'epoca in cui venivano girati, per venire incontro alle esigenze dello spettatore e al progresso scientifico che andava a modificare sia la vita di tutti i giorni che il cinema stesso.
Ma lo scopo del cinema Horror è rimasto sempre lo stesso, quello di
immergere lo spettatore in storie mostruose, agghiaccianti e raccapriccianti senza affrontarne il pericolo. Ma comunque provocando nello spettatore stati d’ansia, tensione o ad esempio una sensazione di angoscia anche dopo la visione del film.
Perché l’horror gioca molto
con l'inconscio delle persone soprattutto se ha un sottotesto ben sviluppato nella trama. E questo disagio interiore può rimanere anche dopo la visione del film.
Tralasciando il motivo cardine che abbiamo evidenziato sopra, ci sono altri aspetti per cui una persona vuole affrontare un’esperienza cinematografica del genere. Una di queste ad esempio è la volontà, soprattutto da parte degli adolescenti, di
mettersi alla prova, sfidare la paura. E questo eccita lo spettatore perché il cervello rilascia adrenalina, endorfine e dopamina quando si guarda un horror. Quindi diventa come fare qualcosa di pericoloso.
Un altro aspetto che è da tenere in considerazione quando si guarda un film horror è:
perché veniamo attratti dalle budella, dalle torture, dal sangue e dalla morte? Non possiamo riprodurre queste violenze nella realtà e il solo pensare di commettere cose del genere può creare senso di colpa, quindi queste immagini così forti sono dei tabù.
Ed è proprio qui che i film horror riescono a riprodurre quello che non vorremmo mai fare, quello che non vorremmo mai vedere e accontentano la nostra curiosità. Ma allo stesso tempo creano una
sensazione di piacere, poiché quello che sta accadendo sullo schermo sta accadendo al protagonista, a un'altra persona e non allo spettatore. E come se una parte dell’inconscio si sentisse sollevato perché la vittima non è lui.
Quindi alla fine un horror affascina lo spettatore come se fosse un film di fantascienza perché ti mostra cose che nella realtà non esistono o che non potresti fare. Ma a differenza degli altri generi, l'horror riesce fin da subito
a colpire la tua parte più inconscia e a creare dentro di te delle domande come ad esempio quelle che abbiamo affrontato in questo articolo.
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